Gallivant Buenos Aires Eau de Parfum è un profumo cuoiato unisex. Ricordo vividamente l’estate del 1990, quando vidi Magenta de Vine sulla BBC nel programma Rough Guide to Buenos Aires e decisi che quella sarebbe stata una meta imprescindibile per me. Solo un anno dopo, nell’estate del 1991, ancora adolescente, presi un volo da sola verso l’Argentina. È un ricordo così vivido: l’arrivo all’aeroporto di Ezeiza, l’aria impregnata dall’odore di cuoio e di quella particolare acqua di colonia che spagnoli e latinoamericani amavano usare sui capelli. Fu l’inizio di una storia d’amore con Buenos Aires e con i suoi abitanti, i porteños, che avrebbe segnato tutta la mia vita. Da bambina ero già stata catturata dal musical Evita, e quel brio, quel dramma e quel glamour avevano profondamente influenzato la mia immaginazione. Buenos Aires prometteva avventura, con il fascino dei capelli neri, degli occhiali scuri, delle cene che iniziavano a mezzanotte e delle notti infinite in discoteca. Pensavo ai cappotti di pelliccia, agli uomini in sella con un’aria di spavalderia, agli intellettuali nei caffè e agli psicoterapeuti tanto amati dai porteños. Mi venivano in mente mattinate pigre in caffè dal fascino parigino, grandi viali affollati di vita e quell’odore unico del fumo dell’asado che permeava ogni angolo della città. E poi, c’era il dulce de leche. Il suo profumo irresistibile, una dolce combinazione di vaniglia e mandorla che si sprigionava durante la cottura e riempiva l’aria dei laboratori delle confiterías locali. E gli alfajores, i miei preferiti, quei biscotti indimenticabili che il resto del mondo non conosce, ma che sono pura magia al primo morso. Non è straordinario quanto i profumi siano potenti nel conservare i ricordi? Buenos Aires Eau de Parfum è la mia lettera d’amore a questa città unica, ai suoi colori, alle sue passioni, ai ricordi indelebili che mi ha regalato e al caldo abbraccio della sua splendida gente.
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