Profumi alla violetta: un classico della profumeria

Come scegliere il giusto profumo alla violetta?

Prendete un fiore tanto intenso, quanto fugace. Un fiore dai toni decisi, dai petali delicati, che dà colore ai primi giorni di primavera ma che scompare presto, ai primi caldi: parliamo naturalmente della violetta, immancabile e secolare ingrediente della profumeria più raffinata. Eppure intrappolare un’essenza così decisa e talcata in una boccetta, non è operazione semplice: sfuggenti come una donna, questi fiori richiedono una lavorazione difficile e complessa, un attento lavoro di estrazione chimica, non naturale. Ed è per questa loro anima così affascinante che i profumi alla violetta sono da considerare essenza ed espressione della femminilità.

I più esperti, però, sapranno che la storia ci racconta anche di un’altra violetta, o meglio di un’altra parte di essa. Parliamo delle foglie del fiore, allo stesso modo sfruttatissime nel mondo delle fragranze, soprattutto come elemento cardine per la creazione dei più noti e amati profumi alla violetta maschili: ve lo confermeranno gli amanti dei fougère.

E allora, per chi vuole lasciarsi incantare da un fiore che ha affascinato e conquistato grandi personalità del passato o per chi è semplicemente alla ricerca di nuove sfumature o inedite combinazioni, ma anche per chi lo conosce già, vi suggeriamo quattro profumi alla violetta che non vi lasceranno delusi, quattro personalissime e diversissime declinazioni tutte da provare. Lasciate che vi raccontino la loro storia.

Con il suo Violette, Fragonard ci propone il più chiaro dei profumi alla violetta. Una fragranza femminile, dolce, dall’anima leggera e frizzante, perfetta per le giornate di primavera e anche per chi vuole godersela un po’. La violetta è accompagnata da frutti succosi che mettono allegria. In un gioco sinestetico verrebbe da dire che è una fragranza divertente. Ideale senz’altro per le più giovani.

Se dobbiamo immaginare una gradazione di colori, oltre che di profumi, la fragranza unisex di Molinard - anche in questo caso Violette – sarebbe solo una punta più scura rispetto alla sua omonima. E come prima, si parla anche qui di un profumo leggero, solo forse con un tono lievemente meno scanzonato. Ad accompagnare la violetta, che persiste dalle note di testa sino al fondo (dove troviamo la freschezza delle foglie del fiore), prevalgono infatti le note più classiche dei profumi alla violetta: quelle talcate.

Chi ama l’inaspettato troverà ciò che cerca nella proposta de L’artisan Parfumeur: Violaceum 2, la fragranza di Daphne Bugey che meglio incarna e coglie il momento stesso in cui il fiore si apre al mondo. Difficile da afferrare, questo talcato floreale ci sorprende, con un contrasto quasi gastronomico, che ci avvolge tra le calde note dello zafferano e le note più curiose della carota. Se non è facile spiegare la sensazione di “un caldo fruttato”, Violaceum ve la farà chiaramente sentire.

Arriviamo quindi alla più scura delle nostre fragranze: un viaggio esotico, nell’India, tra spezie e legni pregiati, dove persino i profumi alla violetta possono smettere di essere i soliti profumi alla violetta. Uscito nel 2012 e premiato come il migliore dell’anno dalla Fragrance Foundation, Black Saffron di Byredo ci restituisce una violetta nera resa più calda dallo zafferano, e pungente, profonda per la presenza di accordi cuoiati. Ideale per chi vuole una versione moderna di una fragranza fougère, senza che necessariamente questo comporti una fragranza fougère: un profumo che si mette in discussione, perfetto per un uomo dotato di personalità e stile, un amante del teatro e del design.

Se i profumi alla violetta vi hanno ammaliato ma siete ancora indecisi tra stimoli più convenzionali o sorprendenti riletture, tra il viola chiaro e il viola profondo, affidatevi ai vostri ricordi, a ciò che vi evoca l’olfatto. Oppure veniteci a trovare!